A volte può sembrare faticoso ed inutile, ma differenziare i rifiuti in base al materiale di cui sono costituiti è fra le pratiche più importanti da adottare ogni giorno per ridurre l’impatto ambientale.
Ormai quasi tutti i cittadini Italiani sono “obbligati” a differenziare i rifiuti, per via dell’incremento dei Comuni che stanno adottando politiche di gestione dei rifiuti basati sul “Porta a Porta”. Per chi non fosse pratiche con questo sistema di gestione, consiste nell’attività di raccolta dei rifiuti da parte dell’azienda incaricata direttamente a casa dei cittadini, evitando così l’utilizzo di grandi cassonetti lungo le strade delle città e cercando di incrementare la pratica di raccolta differenziata.
Le materie prime seconde
Porre attenzione alla raccolta differenziata infatti, crea la possibilità di classificare i rifiuti in base alle diverse proprietà di riciclo, favorendo così la loro trasformazione nelle così dette materie prime seconde, un nuovo tipo di materia prima che rientra a far parte del ciclo produttivo come materiale base per la realizzazione di nuovi prodotti.
Le materie prime seconde infatti rappresentano una nuova e più economica fonte di approvvigionamento per quelle aziende che spesso non possono sopportare il prezzo delle materie prime il cui costo di acquisto e di smaltimento sta subendo in molti casi un aumento esponenziale, combinando quindi efficienza ambientale ed economica.
Il riciclo ed il riutilizzo dei rifiuti inoltre rappresenta anche un notevole risparmio a livello comunale e statale, il cui ammontare può essere quindi reinvestito in beni e servizi pubblici.
Vantaggi economici, ambientali e sociali
La trasformazione dei rifiuti in materie prime seconde richiede inoltre determinate tecnologie specifiche, un’implementazione di questo settore produttivo infatti genera la nascita di un nuovo mercato, di nuove imprese e quindi di nuovi posti di lavoro. Non a caso l’industria italiana del riciclo fattura 23 miliardi di euro all’anno, l’1% del Pil, riciclando circa il 79% del rifiuto raccolto; nel 2016 è aumentato il riciclo in tutti i settori, in particolare dell’alluminio, dell’acciaio e del legno. Gli imballaggi sono arrivati al 67% mentre l’organico al 41,2%. Le aziende italiane che gestiscono rifiuti sono 10.500, con 133.000 occupati, anche se i problemi che affrontano sono ancora notevoli possiamo ben vedere i notevoli passi avanti che si stanno facendo nel settore del riciclo per far fronte ad un problema che ormai riguarda sia le piccole-medie sia le grandi imprese1.
In sostanza la raccolta differenziata, meglio verrà eseguita all’interno delle abitazioni domestiche, meglio sarà possibile avviare un processo produttivo circolare senza intoppi e costi aggiuntivi. I gesti della vita quotidiana determinano sensibilmente l’impatto ambientale generato da ogni singolo individuo (negli USA un cittadino produce in un anno circa 25,9 tonnellate di anidride carbonica)2. Per questo un miglioramento sotto questo punto di vista delle attività quotidiane da parte dei singoli cittadini può incrementare sensibilmente l’educazione civica e la consapevolezza del rispetto ambientale, basta pensare alle circa 11.500 tonnellate di gomme da masticare gettate a terra ogni anno in Italia, o del consumo, sempre nel nostro territorio, tra i 9 e i 10 miliardi di sacchetti di plastica annuali3.
La raccolta differenziata è una pratica semplicissima che, se svolta correttamente, riduce veramente l’impatto ambientale che grava su di noi, migliorando l’ambiente in cui viviamo e riducendo l’inquinamento.
Come abbiamo già scritto nel nostro Magazine, la plastica ed i rifiuti in generale sono un problema gravissimo nella nostra società e nessuno sarà in grado risolverlo se non agiamo noi per primi.
Vi lasciamo quindi di seguito qualche piccolo consiglio riassuntivo per svolgere una corretta raccolta differenziata:
- Carta e Cartone: svuota e schiaccia gli scatoloni. Togli il cellophane dalle riviste. Elimina nastri adesivi ed altri materiali non cellulosici. La carta per poter essere riciclata deve essere pulita quindi non conferire carta unta, sporca o contaminata da sostanze estranee;
- Multimateriale: svuota sempre i contenitori e schiacciali nel senso della lunghezza. Elimina i residui organici da vaschette, barattoli e piatti di plastica prima di buttarli. I cartoni per bevande ed alimenti in poliaccoppiato si raccolgono con il multimateriale: schiacciali prima di conferirli;
- Vetro: svuota i barattoli e le bottiglie e assicurati che siano privi di residui organici prima di buttarli. Se i tappi e i coperchi non sono di vetro, rimuovili e conferiscili nel Multimateriale. Fai attenzione a non conferire nel vetro oggetti in cristallo, pirex o ceramica: piccoli frammenti di questi materiali potrebbero vanificarne il riciclo;
- Organico: le stoviglie usa e getta compostabili si possono gettare nell’organico insieme ai residui di cibo. Le ceneri del camino devono raffreddarsi per almeno 48 ore prima di essere buttate nel contenitore. I rifiuti organici vanno conferiti nei contenitori stradali o nel mastello in sacchetti compostabili ben chiusi;
- Indifferenziato: conferisci nei rifiuti indifferenziati solo ciò che effettivamente non si può riciclare. Chiudi bene il sacchetto prima di buttarlo e rendi inoffensivi gli oggetti taglienti o appuntiti;
Come ci piace ricordare nel nostro Magazine, bastano veramente pochi e semplici gesti per ridurre la nostra impronta ecologica, cominciamo allora insieme partendo dalla spesa che facciamo tutti i giorni!
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