Mai come in questo periodo è stato importante parlare di energia nel nostro Magazine. Seppur l’Irena, Agenzia internazionale dell’Energia Rinnovabile, stimò che quasi il 75% della nuova capacità di produzione elettrica installata nel 2019 fosse rinnovabile, l’approvvigionamento energetico principale in Italia rimane quello proveniente da fonti di energia non rinnovabile.
Tuttavia vale la pena fare un punto riassuntivo sulla situazione attuale dello sviluppo di energia pulita nel nostro Paese.
Fondamentale è citare una notizia di circa un anno fa, quando ci trovavamo in piena situazione pandemica, ma estremamente attuale. La famosa ex “Fase 2” per la ripartenza del Paese metteva in fatti al centro del suo piano un programma per le fonti di energia rinnovabili, un settore in crescita esponenziale già da diversi anni.
Il piano economico per la ripresa del Paese ha puntato in particolare su impianti solari ed eolici, fonti di energia che nel 2019 hanno occupato rispettivamente il 55% ed il 34% di tutte le rinnovabili.
La chiave di questa scelta Green consiste nell’inesauribilità e nell’indipendenza energetica. Se in alcuni casi la produzione di idrocarburi si rivela più economica, rimane comunque un dato incerto nel lungo periodo ed il costo di importazione non potrà che aumentare nei prossimi anni. Le fonti rinnovabili invece assicurano un approvvigionamento inesauribile di energia e permettono la riduzione dei costi di rifornimento nel lungo periodo, gli impianti di produzione energetica saranno infatti realizzati all’interno dei confini nazionali, eliminando i costi d’importazione.
Grazie ad un articolo pubblicato su energeek.it , possiamo chiaramente elencare un riassunto delle energie rinnovabili presenti sul territorio Italiano, elencate per quantità di approvvigionamento:
Recente è anche la notizia del Consiglio dei Ministri, che ha autorizzato la realizzazione di sei parchi eolici, per una potenza complessiva di 418 Mw. Gli impianti si trovano in Puglia, Basilicata e Sardegna.
Sul sito del Governo viene anche fatto presente che, dall’inizio del 2021 a oggi, sono stati sbloccati impianti rinnovabili per un totale di 1.407,3 Mw.
La partita più grande per le rinnovabili italiane, però, si giocherà sull’Eolico Offshore, che consente di realizzare parchi di dimensioni ben più importanti. Al Ministero della Transizione Ecologica sono arrivate 64 manifestazioni di interesse, 20 delle quali legate a una quarantina di progetti già definiti per realizzare impianti flottanti collocati oltre le 12 miglia dalla costa, prevalentemente localizzati al largo della Sicilia e della Sardegna (più di 20), lungo la costa Adriatica (più di 10) e, per la restante parte, distribuiti tra Ionio e Tirreno.
Ma perché vi parliamo di tutto questo? Non solo per conoscenza, ma anche per un dato fondamentale rivelato da Elettricità Futura, secondo cui 60 gigawatt di nuovi impianti rinnovabili farebbero risparmiare 15 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, ovvero il 20 per cento del gas importato.
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