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Muoversi ad impatto 0

Lorenzo Baronti 📝 Novembre 2020

Il 75% delle emissioni di monossido di carbonio proviene dalle automobili. Nelle aree urbane, le emissioni nocive per autoveicoli sono responsabili di una percentuale compresa tra il 50% e il 90% dell’inquinamento atmosferico1, provocando un aumento delle polveri sottili presenti nell’aria che respiriamo, sostanze queste che si trovano sia nei centri urbani principali sia in quelli più in periferia, altamente nocive per la nostra salute.

Il traffico di auto non provoca solamente inquinamento dai tubi di scarico, ma anche inquinamento acustico, e rallenta notevolmente la mobilità generale degli abitanti. Ancor prima della pandemia da Covid-19, la saturazione di autoveicoli all’interno di città e piccoli comuni ha portato al totale divieto di circolazione di automobili per diversi giorni consecutivi.

Come possiamo quindi ridurre le sostanze nocive nelle nostre città, aumentando il nostro benessere?

La risposta sta nel cambiare abitudini verso una mobilità più sostenibile che tuttavia non significa, come molti pensano, la rinuncia totale della propria automobile come mezzo di spostamento, ma semplicemente un utilizzo più responsabile. Vediamo insieme quali sono ad oggi le soluzioni migliori per ridurre l’impatto ambientale durante i nostri spostamenti, sia nelle grandi città che nei centri più piccoli, ricevendo in cambio benefici per la nostra salute, il nostro portafoglio e l’ambiente che ci circonda.

 

Servizi di sharing

I servizi di sharing mobility, o mobilità condivisa, si stanno rivelando un’ottima soluzione per chiunque abiti nei centri urbani. Spendendo poco infatti, è possibile usufruire di mezzi di trasporto elettrici e non, messi a disposizione da diverse start-up innovative, per il tempo strettamente necessario in cui ne abbiamo bisogno. Utilizzando un’auto in car sharing non si dovrà pagare alcuna spesa né di assicurazione né di manutenzione: basterà esclusivamente pensare ai costi di noleggio del veicolo. Molto spesso le auto elettriche dei servizi di car sharing possono attraversare anche i centri storici con Ztl attiva, permettendoci di evitare parcheggi a pagamento, strade affollate o multe di vario genere. Grazie alla forte espansione di questi servizi di sharing mobility negli ultimi anni, è possibile scaricare le relative app sul nostro cellulare per individuare i mezzi disponibili vicino alla nostra posizione, aumentando così la flessibilità di spostamento in luoghi diversi. Fra i servizi di sharing di auto più rinomati troviamo Enjoy, Adduma Car, Share’ngo, Car2go e molti altri, basterà controllare quali di questi sono disponibili nel proprio comune.

Non sono solo le auto ad essere disponibili per i servizi di sharing, abbiamo la possibilità di usufruire di motorini elettrici tramite aziende come MiMoto, GoVolt ed Ecooltra, ma anche di biciclette grazie a BikeMi, Mobike, Helbiz e anche il particolare servizio di Uber a Roma.

L’utilizzo della bicicletta

Spostarsi in bicicletta è sicuramente il metodo più sostenibile ed efficace per il nostro portafoglio, la nostra salute e l’ambiente che ci circonda. Per usufruire di questo mezzo di trasporto non serve avere una patente e non ci sono limiti di età, i costi per l’acquisto e la manutenzione non sono comparabili a quelli di un’auto, inoltre il parcheggio è sicuramente immediato e si riducono le ore perse negli ingorghi cittadini.

Secondo alcuni ricercatori della University of Pennsylvania, spostarsi in bicicletta non è soltanto movimento fisico. In uno studio sono stati rilevati i diversi stati d’animo di alcune persone durante diverse tipologie di viaggio. La felicità è diffusa soprattutto tra i ciclisti.

Dati incredibili arrivano da uno studio della European Cyclists’ Federation: le biciclette producono emissioni dieci volte inferiori rispetto a quelle prodotte dalle automobili. In media dura otto anni e copre una distanza di 2.400 km ogni anno. Secondo questi presupposti, l’Ecf stima che la produzione e la manutenzione di una bici producono circa 5 grammi di CO2/km. Basterebbe percorrere 5 km al giorno, lasciando al parcheggio le proprie autovetture, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni entro il 20502.

Perché scegliere un monopattino elettrico?

Spostarsi in città con un monopattino elettrico è davvero il massimo della comodità. In poco tempo è possibile raggiungere il posto di lavoro evitando traffico, semafori e senza doverti preoccupare del parcheggio. Avendo un’ottima autonomia, che arriva a circa 25/30 Km, è possibile tranquillamente  sfruttarlo 4/5 giorni con una sola ricarica.

Un altro dei motivi per cui scegliere un monopattino elettrico è la sua maneggevolezza. Si trasporta facilmente ovunque, non ha un peso eccessivo e questo gli permette di essere caricato comodamente sui mezzi pubblici. Quasi tutti i monopattini sono pieghevoli in una semplice mossa, in questo modo viene risolto il problema del parcheggio. Basta infatti chiuderlo e portarlo con sé ovunque si vada.

Un vantaggio da non sottovalutare quando si sceglie di acquistare un monopattino elettrico è quello legato al proprio benessere fisico. Infatti, questo mezzo permette di muoversi all’aria aperta. Ed anche se non sempre, quando si va in monopattino, si attivano i muscoli di tutto il corpo. In questo modo si favorisce il proprio benessere psicofisico e generale3.

In conclusione, la mobilità sostenibile contribuisce fortemente allo sviluppo delle nostre città, in primis perché ci “abitua” a diminuire l’impatto ambientale pro-capite, acquisendo così più consapevolezza delle proprie azioni e riportando tali insegnamenti nelle attività quotidiane.

Inoltre la mobilità sostenibile migliora a livelli incredibili la qualità dell’aria all’interno della città, generando conseguentemente un aumento del benessere complessivo.

© Riproduzione Riservata

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