Il problema culturale dei rifiuti
Siamo costantemente invasi dai rifiuti, gli stessi che qualche giorno prima abbiamo utilizzato per le necessità di ogni giorno. Solo in Europa ogni anno si producono 64,4 milioni di tonnellate di plastica, che in totale possiedono un valore pari a 355 miliardi di euro e di cui solo un terzo viene riciclato. Dato il gravissimo problema sono in fase di attuazione numerosi progetti governativi per migliorare l’efficienza del processo di riciclaggio ed aumentare il ciclo di vita dei prodotti aziendali. Le azioni portate avanti in tutto il mondo però, incontrano diverse difficoltà ad inserire politiche di cambiamento a causa di una questione culturale.
LeggiQuanto contano le scelte individuali?
Inquinamento, aumento della temperatura, perdita della biodiversità, qualità dell’aria sempre peggiore, tutte circostanze che vorremmo evitare. Prima di aspettare che le soluzioni ci vengano proposte da altri, dovremmo essere noi i primi agenti del cambiamento. Il dubbio più comune riguarda però l’inefficacia delle piccole azioni che noi, come singoli, possiamo adottare. Perché allora adoperarsi in stili di vita più sostenibili quando là fuori ci sono milioni di persone ed aziende che stanno inquinando senza curarsi delle conseguenze? Vediamolo insieme.
LeggiPlastica: una risorsa che non sappiamo gestire
Il materiale più famoso, diffuso ed utilizzato nel mondo, la plastica. Basta fermarsi un secondo e guardarsi intorno, ovunque ci troviamo, quasi tutti gli oggetti che ci circondano sono fatti di plastica. Dal decollo della sua produzione intorno al 1950, oggi ci ritroviamo con 9,2 miliardi di tonnellate di materiale da gestire. Possiamo davvero farne a meno? Sicuramente dobbiamo imparare a non abusarne.
LeggiGli imballaggi plastic-free: cosa sono e come funzionano
Molti di noi ormai conoscono il problema che rappresenta la plastica, non solo per l’ambiente, ma anche per la nostra salute. Nel nostro piccolo dobbiamo cercare di minimizzare l’utilizzo di prodotti plastici realizzati con materiali dannosi, scegliendo bioplastiche o tagliandone completamente il consumo. La scelta di Komeroshi è stata la seconda, cercando di essere il più possibile 100% plastic-free, utilizzando materiali alternativi e scegliendo per i nostri prodotti un packaging responsabile e sostenibile. Ma di cosa parliamo precisamente quando facciamo riferimento all’imballaggio plastic-free? Vediamolo insieme.
LeggiPolitiche ambientali: uno scenario internazionale
L’emergenza climatica è ormai davanti agli occhi di tutti, provocando conseguenze gravissime che non possiamo più contenere. Ecco perché molti Paesi nel mondo si stanno muovendo per attivare politiche ambientali, aumentando la sensibilità globale sull’argomento ed iniziando un lento passaggio verso un approccio più sostenibile, per riuscire a vivere in simbiosi con lo spazio che ci circonda.
Vediamo quindi che direzione stiamo andando, non solo in Italia e in Europa, ma anche negli Stati Uniti e in Australia.
Come funziona la consegna Green
Con il costante aumento dell’inquinamento nelle nostre città, dobbiamo fare il possibile per cercare di ridurre le emissioni di anidride carbonica, ecco perché Komeroshi ha deciso di intraprendere la strada dell’ecosostenibilità anche nella spedizione dei prodotti, garantendo una consegna più sostenibile e a basso impatto ambientale.
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