Photo Credits © Lorenzo Baronti
Cos’è il turismo lento?
Quante volte è capitato di andare in vacanza in posti mozzafiato, ma non potersi godere a pieno il momento a causa della folla di turisti che invade il luogo? Un classico esempio questo del turismo classico, che prevede un investimento di tempo e di soldi non indifferente per prenotare trasporto, hotel, agenzia, gruppi turistici per recarsi in luoghi che, seppur oggettivamente fantastici, non sono apprezzabili a causa dell’affollamento. Capita anche spesso di non avere nemmeno il tempo per scattare qualche fotografia perché il “tour” ha ritmi serrati e deve procedere con il punto d’interesse successivo.
Cercando di fuggire dalla frenesia quotidiana tramite le vacanze, è facile trasportarsi in un altro tipo di agitazione se spremiamo al massimo il poco tempo a disposizione, impiegando una buona parte dei risparmi per visite veloci, non approfondite e dettate da regole fisse.
Il turismo lento rappresenta un’ottima soluzione a questa frenesia. Il concetto di turismo lento o “slow tourism” pone al centro del tempo libero l’esperienza stessa, lasciando ai margini l’organizzazione capillare, lunghi ed estenuanti viaggi in aereo o in macchina, prenotazioni di hotel, spa e tour affollati.
In un’ottica di turismo lento possiamo semplicemente decidere la destinazione e scegliere il metodo più semplice ed economico per visitarla. Prenotare ad esempio un modesto B&B, concentrandosi su quello che c’è fuori, camminando per le strette vie di un antico borgo o lungo un sentiero di montagna, piuttosto che sul lusso interno di hotel a cinque stelle con vasca idromassaggio e sauna.
Una vacanza sostenibile
Il turismo lento induce anche a vivere l’esperienza in un’ottica di sostenibilità, acquistando prodotti tipici locali a km 0, prediligendo mezzi di trasporto sostenibili, lasciando quindi che sia l’ambiente circostante a guidarci nella vacanza, non il contrario.
Anche adottare piccole pratiche sostenibili, come evitare prodotti usa e getta scegliendo di riempire la borraccia d’acqua riutilizzabile invece che acquistarne un’altra di plastica, non gettare la sigaretta, lo scontrino la gomma da masticare o altri rifiuti a terra mentre passeggiamo e così via. Tutte piccole azioni di cui abbiamo già parlato in un articolo del nostro Magazine su Komeroshi e che inducono ad un rispetto non solo dell’ambiente, ma anche del luogo che stiamo visitando.
Photo Credits © Lorenzo Baronti
Con un turismo lento è possibile quindi entrare a pieno contatto con il territorio, le persone del posto e l’ambiente circostante portando a casa un’esperienza unica, anche se si tratta di un semplice week-end.
Utile anche è scegliere mete poco battute ma tutte da apprezzare, in Italia è ancora pieno di luoghi poco visitati o sconosciuti, dove possiamo goderci a pieno il luogo. Cominciare a guardare non all’estero, ma semplicemente fuori dal proprio Comune, può farci aprire gli occhi su posti che non conoscevamo e che possono arricchire la nostra vita con un’esperienza rilassante.
Vediamo insieme alcuni esempi di turismo lento, per cominciare già da domani a pensare a vacanze più lente e sostenibili.
Ciclo turismo
Viaggiare in bicicletta potrà sembrare scomodo, ma è uno dei migliori modi per godersi appieno il viaggio e l’esperienza. Partire da casa in bici e raggiungere il luogo che desideriamo, o semplicemente montare sul treno con il nostro piccolo mezzo di trasporto permette di far iniziare il viaggio ancor prima di arrivare al punto d’interesse.
Basta una bicicletta, uno zaino e qualche portapacchi appeso alla ruota posteriore per girare col minimo della spesa possibile. Il cicloturismo sfrutta molto le piste ciclabili o le ciclovie, che ormai sono ovunque nel mondo. Ma può anche sfruttare i sentieri naturali, le piste di campagna, le strade normali.
Un ottimo metodo questo per viaggiare a basse emissioni, in un’ottica minimalista.
Zaino e tenda
Quale modo più semplice di viaggiare se non con uno zaino in spalla ed una tenda? Prendere l’essenziale e decidere la destinazione. Possiamo andare a visitare boschi, foreste, zone marittime di cui non abbiamo mai nemmeno sentito parlare o in cui abbiamo sempre voluto andare, semplicemente con l’uso delle nostre gambe. Accamparsi la notte nel campeggio più vicino e ritrovarsi la mattina dopo in luoghi meravigliosi, senza nessuna distrazione superflua.
Campervan
Se non lo si possiede, noleggiare un piccolo camper o un furgone camperizzato per il week end o le vacanze ci farà apprezzare un nuovo modo di viaggiare e scoprire nuovi posti. Con questo mezzo sarà come portarsi dietro un piccolo appartamento, ritrovando le stesse comodità di casa in maniera più semplice e sostenibile.
Oltre ovviamente a poter raggiungere mete più lontane, è anche un’esperienza formativa per godersi l’ambiente circostante durante il viaggio stesso, alcuni direbbero che si apprezza di più anche la strada percorsa, guidando a velocità basse che permettono di apprezzare al meglio il paesaggio circostante.
Ecco quindi che il turismo lento entra in simbiosi con il concetto di sostenibilità che, come abbiamo più volte evidenziato nel nostro Magazine, può entrare a far parte delle nostre vite migliorando il nostro stesso benessere.
Photo Credits © Lorenzo Baronti
© Riproduzione Riservata